APPENDICITE
F.A.Q. (DOMANDE FREQUENTI)
Il Gastroenterologo spesso è chiamato a risolvere problematiche di Appendicite.
Le domande che più frequentemente vengono rivolte allo Specialista Gastroenterologo su questa patologia sono:
- Sono una ragazza di 17 anni, soffro di dolori al fianco destro, vicino all’inguine, talvolta ho anche la diarrea. Una volta ho avuto anche febbre e vomito. Potrei avere l’appendicite?
- Mi devo preoccupare se è appendicite?
- Cos’è la appendicite subacuta o cronica?
- Alla mia età si può avere l’appendicite?
- Gli esami del sangue permettono la diagnosi di appendicite?
- Con la visita, il medico può diagnosticare un’appendicite?
Risposte sulla Appendicite
PREMESSA. Le domande sono esposte in modo metodologicamente scorretto, ma questo è voluto, poiché il paziente esprime i suoi dubbi e le sue richieste senza seguire una metodologia clinica, essendo inesperto del problema medico. E spesso il medico curante e lo specialista Gastroenterologo si trovano a dover dare risposte il più precise possibile ad una serie di domande rivolte tutte insieme e senza una razionalità etio-patogenetica
1. Sono una ragazza di 17 anni, soffro di dolori al fianco destro, vicino all’inguine, talvolta ho anche la diarrea. Una volta ho avuto anche febbre e vomito. Potrei avere l’appendicite?
Deve fare una visita medica, che può evidenziare una particolare dolorabilità in alcuni punti dell’addome ed all’atto della estensione dell’arto inferiore. Dovrà anche eseguire un esame del sangue e delle urine. Potrebbe trattarsi di appendicite subacuta o appendicite cronica.
2. Mi devo preoccupare se è appendicite?
Direi di no. L’appendicite acuta non sempre deve essere operata e può guarire con gli antibiotici. E’ possibile anche che sia una sindrome del colon irritabile e non possiamo escludere una malattia infiammatoria cronica dell’intestino, come il Morbo di Crohn, che presenta gli stessi sintomi. L’importante è fare una diagnosi certa.
3. Cos’è la appendicite subacuta o cronica?
L’appendicite diventa subacuta o cronica quando la forma acuta non viene riconosciuta ed operata, ma guarisce spontaneamente, anche se non del tutto. Se la forma acuta è severa può perforarsi e creare peritonite; ed allora bisogna operare in urgenza.
4. Alla mia età si può avere l’appendicite?
E’ proprio l’età in cui è più frequente.
Il principale sintomo di appendicite è il dolore addominale.
Spesso si può avere la diarrea con vomito, inappetenza e febbricola. Se compaiono le complicanze della malattia (perforazione e peritonite) bisogna operarsi subito.
5. Gli esami del sangue permettono la diagnosi di appendicite?
Gli esami del sangue danno motivo di sospettarla. Caratteristicamente si può riscontrare aumento della VES, aumento dei globuli bianchi e aumento di alcuni indici di infiammazione. Talora l’appendicite acuta, subacuta o cronica viene confusa con il morbo di Crohn.
6. Con la visita, il medico può diagnosticare un’appendicite?
I segni obiettivi che il medico può evidenziare talora sono aspecifici e riferibili potenzialmente a qualunque malattia addominale. Il dolore è tra i sintomi più importanti della malattia e può essere rilevato dalla palpazione, specie in alcuni punti specifici. È frequente la febbre. Talora si ha vomito. Il medico dovrà valutare clinicamente il paziente ed alcuni esami di laboratorio.
7. Quali metodiche strumentali devo eseguire per la diagnosi di appendicite?
Nella fase acuta dell’appendicite, quando l’appendice cecale è infiammata, la semplice ecografia addominale può diagnosticarla. In alcuni casi può essere indicata la TAC. Ma deve essere il Gastroenterologo a valutare le indagini da svolgere per una diagnosi sicura.
8. Qual e’ il trattamento medico che dovrò seguire se ho l’appendicite?
Deve decidere con il suo Gastroenterologo la cura dell’appendicite. In fase acuta e complicata, bisogna operarsi. Se la forma è lieve e cronica, si può curare con gli antibiotici, ma bisogna valutare il rischio di riacutizzazioni.
9. Dovrò operarmi in caso di appendicite?
Come detto, l’appendicite acuta con perforazione e peritonite va operata. Le forme lievi, subacute o croniche, vanno diagnosticate con certezza e possono essere controllate con le medicine, ma occorre valutare il rischio di dover poi affrontare un intervento in urgenza.